2000 – Bicipitando nel Tricipizio

Carro di prima categoria – progetto di Michele e Marcello Magoni
Bicipitando nel Tricipizio!/ 4° CLASSIFICATO.
Relazione della giuria:
Pittura e scultura:(pittore fumettista scrittore Marcello Jori): La macchina da scena, soprattutto chiusa, è riuscita ed originale. Peccato invece che la morale venga espressa in modo così banale e scontato. Belli i rapporti cromatici. Perfettamente legati alla struttura i corpi.
PUNTI 27
Architettura e costruzione (architetto Guido Cavina): Semplice nel disegno, la grafica è buona. Meccanismi semplici. Eccezionale la trasformazione.
PUNTI 28
Soggetto e svolgimento:dea passabile e di largo consumo (direttore de “La Repubblica” di Bologna Aldo Balzanelli): La potenza sessuale contrapposta a quella muscolare non è una idea molto originale. Più apprezzabile la scelta di stigmatizzare l’ossessiva cura del corpo, figlia dei nostri tempi. Molto scenografico grazie alle scene di gruppo, e abbastanza spiritoso.
PUNTI 26

Totale punti: 78

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Relazione introduttiva:
«Sei forte, sei bello…
ostenti POTENZA!
E più ne hai… più ne vuoi!
Coltiva, Culturista.
… e “non avrai altro mito
all’infuori del culto del corpo”:
renderai tributo di onore
e di venerazione a tale Divinità
divoratrice del tuo tempo,
del tuo denaro
e delle tue fatiche…
Unico alto fine sarà farsi
i Muscoli
Mascolinamente Maiuscoli!
Tra l’altro
(per tacer d’intrugli
e tremende creme)
quale trovata migliore
d’impallinarsi di pillole
per pompare a più non posso
la propria possente imponenza?!
La palestra è la tua seconda casa:
non ti si rivolterà mai contro.
Eppure -ci crederesti?-
c’è chi sostiene
che non occorra gonfiare il Tricipite
per esser Dotati di POTENZA!
 
Michele ricorda: In piazza, nel momento della premiazione, lo stesso Bertoldo in persona (ovvero il mazzagattiano Romano Prandini), nel consegnarmi in mano la bandiera del 4° premio, m’ha detto (con una stretta di mano): «Sono sincero: io un carro così brutto non l’avevo mai visto!». Poco più di un anno dopo, alla cena sociale, fu lo stesso Romano a scrivere una zirudéla che, tra le altre cose, parlava di «Michele e Marcello… che hanno fatto il carro bello…». Eh, col tempo, l’esperienza consente anche di migliorare, fortunatamente!

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